L’inclusione ai tempi del Covid-19

Il vero centro dell’apprendimento non è
nella scienza, nella letteratura o nella storia,
ma nelle attività sociali del fanciullo.
Dewey, Il mio credo pedagogico

Ricorderemo a lungo questo periodo come un momento difficile, ma anche come occasione per crescere e scoprire nuove risorse. L’emergenza ci ha colti di sorpresa ed ha resistito solo quello che era collaudato. La realtà scolastica ha visto luci ed ombre, sta a noi rimarcare anche quello che ha funzionato, patrimonio utile per analoghe situazioni. Innanzitutto i rapporti interpersonali, tra i docenti, gli allievi e i genitori; abbiamo scoperto il valore della relazione che ha permesso di reagire dopo il primo momento di smarrimento. Abbiamo scoperto che la tecnologia ha un senso, ma come strumento di comunicazione, dietro il quale vi siano contenuti e anche il desiderio di conoscere e relazionarsi, di essere assieme.

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DIDATTICA PER LA VICINANZA E L’INTEGRAZIONE

Marisa Faloppa
Comitato per l’Integrazione Scolastica

Sul tema didattica a distanza e scuola inclusiva in tempi di Coronavirus molti hanno scritto  proponendo elementi di riflessione sul rischio di esclusione, di esasperazione delle differenze e di divario territoriale e socio-economico. Molto si potrebbe dire in merito al fatto che anche gli insegnanti sono diversi, per età e per formazione. Alcuni hanno maggiore dimestichezza con pc e tablet, altri con cellulari, altri ancora, in  difficoltà con l’uso delle tecnologie ma ancorati alle relazioni vere, quelle che avvengono in presenza, hanno saputo comunque trovare modalità per mantenere contatti e creare occasioni di vicinanza e di apprendimento. Leggi tutto “DIDATTICA PER LA VICINANZA E L’INTEGRAZIONE”

L’ HANDICAPPATO ESONERATO e altre storie così così

di Raffaele Iosa

So che sembrerà ad alcuni una questione nominalistica. Ma per chi si occupa di disabilità con passione civile e pedagogica le parole sono importanti (come dice Nanni Moretti).
Critico qui al proposito tre righe dell’accordo sulla sicurezza per gli esami di maturità “in presenza” riguardante gli studenti con disabilita.
In particolare questa frase apparentemente innocua ma piena di insidie

“…inoltre per gli studenti con disabilita certificata (??) Il consiglio di classe, tenuto conto della specificità dell’alunno e del PEI, ha la FACOLTÀ di ESONERARE lo studente dall’effettuazione della prova di esame in presenza, stabilendo la modalità in video conferenza come alternativa”..

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